Sono 19 i progetti per il RecoveryPlan toscano, predisposti in pochissimo tempo e in linea con gli obiettivi NextGenEu, da una cabina di regia istituita da Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, che ha chiamato a raccolta per questo scopo personalità provenienti dal mondo dell'impresa, accademico e sociale, che hanno operato a titolo completamente gratuito.
Il risultato di questa operazione è stato presentato, nei giorni scorsi, dai rappresentanti della Fondazione a Marco Buti, Capo di Gabinetto del Commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni.
"Per Fondazione CR Firenze - ha sottolineato il Presidente della Fondazione Luigi Salvadori nel corso della presentazione - si tratta di una iniziativa molto importante che conferma il nostro ruolo nel tessuto economico e sociale del territorio. Abbiamo infatti accolto, immediatamente e con entusiasmo, la sollecitazione che ci è pervenuta dal professor Buti di essere promotori di progetti provenienti dalla società civile da affiancare e aggiungere, in maniera complementare e assolutamente disinteressata, a quelli che presenteranno le istituzioni toscane. La presenza del Presidente Eugenio Giani, dell’Assessore Cecilia Del Re e del Presidente Biffoni confermano il grande interesse e l’alto gradimento con cui è stato accolto il nostro intervento. È stata infatti pienamente compresa la complementarietà dell'operazione rispetto ai progetti che sono in corso di elaborazione nelle istituzioni pubbliche''.
In particolare, il Rapporto contenente tutti i progetti presentati a Buti è stato redatto da un gruppo di lavoro composto da Alessandro Petretto, Gabriele Gori, Mattia Forni, Stefania Galli, Andrea Rapisardi e Alessandra Zagli ed è stato condiviso dal Presidente Salvadori e dal Vice Presidente della Fondazione Cr Firenze Jacopo Speranza. Gli esperti che hanno contribuito all’elaborazione dei progetti sono: Luca Bagnoli, Giovanni Biondi, Gabriele Burgio, Stefano Casini Benvenuti, David Chiaramonti, Marco Carini, Leonardo Carrai, Marco Carrai, Ludovica Fiaschi, Anna Gatti, Federico Gelli, Stefano Grifoni, Antonella Mansi, Massimo Mercati, Giorgio Moretti, Lorenzo Perra, Gianni Salvadori, Walter Salvatore, e Eike Schmidt.
“I progetti riguardano tutte le sei Missioni in cui è suddiviso il Piano nazionale di Ripresa e di resilienza per accedere al Recovery and Resilience Facility del NextGenEu: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (6 progetti); rivoluzione verde e transizione ecologica (5); infrastrutture per una mobilità sostenibile (1); istruzione e ricerca (3);inclusione e coesione (2); salute (2)", ha spiegato il professor Petretto, che ha poi spiegato: "Coprono degli ambiti lasciati scoperti nei singoli cluster del piano e sono identitari del nostro territorio; sono innovativi e in grado di attivare il settore privato e il Terzo Settore. Le schede/progetto sono predisposte secondo un format comune che riporta finalità, dimensioni, coerenza con gli obbiettivi NGEU e leprincipali ricadute per l’economia regionalediciascunprogetto’’.
Nel caso i progetti o parte di questi siano finanziati, ha sottolinearo la Fondazione, sarebbe opportuno che i fondi affluiscano alla Regione Toscana in modo che questa possa inserirli in un apposito capitolo del bilancio e provvedere alla distribuzione dei pagamenti secondo le tempistiche che, in linea con gli standard europei, dovranno essere concordate. La verifica dell’attuazione dei progetti, il monitoraggio delle fasi, la rimozione di eventuali ostacoli all’implementazione dovrebbe essere affidata a una Commissione di cui potrebbero fare parte rappresentanti della Regione, della Città Metropolitana di Firenze, di Anci Toscana, per conto dei Comuni della Regione. Fondazione Cr Firenze interverrebbe solo in veste di coordinatrice ed avrebbe prevalentemente la funzione di collegamento tra i proponenti i progetti, con i quali manterrà costantemente i contatti durante lo sviluppo temporale degli stessi.
''Questa operazione è emblematica della capacità della nostra istituzione di sapere fare squadra, coordinando e stimolandola migliore progettualità della società civile coinvolgendo alcune delle figure più autorevoli che ruotano attorno al nostro ambito e che, ripeto, in pochi giorni e con grande entusiasmo, hanno risposto al nostro invito", ha aggiunto Salvadori. "Essa è anche esemplare del nuovo protagonismo che istituzioni come la nostra stanno conquistando nel nuovo scenario che si sta configurando in seguito alla crisi pandemica. È evidente che le risorse (anche le nostre) non cresceranno nei prossimi anni e questo ci impone nuovi modelli operativi se desideriamo rendere ancora più efficace il nostro impatto sul territorio. Ciò comporta a tutti i livelli una maggiore efficienza, migliori competenze e una più razionale distribuzione delle risorse. Credo che l’incontro di oggi dimostri che siamo sulla buona strada'', ha concluso il Presidente della Fondazione Cr Firenze.
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