Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo SpA, riunitosi nei giorni scorsi sotto la presidenza di Pierluigi Stefanini, ha approvato il bilancio consolidato integrato 2020 del Gruppo.
"Nel 2020 il Gruppo ha distribuito valore per 13,3 miliardi di euro di cui 9,1 miliardi di euro di indennizzi agli assicurati e 4,2 miliardi di euro distribuiti agli altri stakeholder (azionisti, agenti e altri intermediari, fornitori, pubblica amministrazione, finanziatori, dipendenti e comunità)", si legge in una nota, che poi prosegue: "A fronte delle crescenti esigenze della popolazione in materia di assistenza sociosanitaria e di previdenza, a conferma del proprio ruolo di attore centrale del processo di integrazione tra welfare pubblico e welfare privato, Unipol, nel 2020, ha raggiunto con le proprie coperture di welfare 7,7 milioni di persone pari al 13% dei cittadini italiani". La Compagnia evidenzia anche di aver contribuito alla resilienza del sistema Paese, supportando le famiglie e incrementando la consapevolezza assicurativa per le Pmi, che hanno sottoscritto polizze per oltre 710 milioni di euro.
Inoltre, il Gruppo Unipol da anni persegue un approccio sistematico per orientare l’investimento dei propri asset finanziari secondo criteri di sostenibilità e responsabilità. A fine 2020 gli asset sottoposti a monitoraggio di sostenibilità sono stati pari a 54,5 miliardi di euro (l’87% del totale degli asset in gestione). La percentuale degli asset risultati sostenibili in seguito a monitoraggio è del 98% (pari a 53,4 miliardi di euro). Gli investimenti a sostegno dell’Agenda 2030, invece, sono cresciuti complessivamente del 58% nel 2020, raggiungendo i 609,4 milioni di euro di Investimenti tematici e ad impatto. Tra questi, quelli per il contrasto al cambiamento climatico sono cresciuti del 19%. È stato quindi raggiunto e superato l’obiettivo di 600 milioni di euro investiti a sostegno dell’Agenda 2030, previsto dal Piano Strategico del Gruppo per la fine del 2021. A parità di perimetro rispetto al 2019, il monitoraggio delle performance ambientali del Gruppo assicurativo ha fatto registrare nel 2020 una complessiva riduzione delle emissioni di CO2 del 23,3%. Nel 2020 ha preso anche il via il progetto Life Ada (ADaptation in Agricolture) che durerà fino a dicembre 2023 e che coinvolge UnipolSai come capofila insieme a vari partner.
"Per Unipol - sottolinea la Compagnia - l’impegno a sostenere e collaborare con i territori e le comunità in cui opera significa contribuire allo sviluppo e alla realizzazione di progetti di utilità sociale, di supporto alla ricerca scientifica, culturali, di tutela del patrimonio artistico e dell’ambiente, di sostegno allo sport e all’entertainment. Nel 2020 il contributo alla comunità è stato pari a circa 9 milioni di euro"
In un anno caratterizzato dall’insorgere dell’emergenza Covid19, poi, il Gruppo Unipol ha sostenuto importanti iniziative, destinando alla collettività, nel corso dell’esercizio, oltre 20 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Il Gruppo Unipol si è anche confermato, per il quarto anno consecutivo, al primo posto per reputazione nei settori assicurativo e bancario, grazie ad un punteggio pari a 73,0 (67,6 nel 2019), in base alla classifica Italy RepTrak® 2020 stilata da The RepTrak Company.
Passando ai dati economico/finanziari, invece, Unipol Gruppo ha terminato il 2020 con un risultato netto consolidato contabile è pari a 864 milioni di euro (-20,5% rispetto al 2019). Il risultato netto consolidato normalizzato è pari a 905 milioni di euro, in significativa crescita (+23,6%) rispetto ai 732 milioni dell’esercizio precedente. Tale risultato, per il 2020, esclude gli effetti relativi al ricalcolo del badwill sulla partecipazione in BPER derivanti dalla diluizione della quota di partecipazione (passata dal 19,7% al 18,9%) a seguito dell’aumento di capitale di quest’ultima.
Nel 2020, la raccolta diretta assicurativa del Gruppo, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si attesta a 12.210 milioni di euro in calo del 12,9% rispetto al 31 dicembre 2019 (14.014 milioni). L’esercizio 2020 è stato fortemente caratterizzato dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid19.
Nel settore Danni, la raccolta diretta del Gruppo è pari a 7.882 milioni di euro con una riduzione del 3,5% in confronto agli 8.167 milioni realizzati nel 2019. In tale contesto, al 31 dicembre 2020, il Gruppo Unipol registra un combined ratio dell’87% (85,4% lavoro diretto), in miglioramento rispetto al 94,2% registrato nel 2019 (93,7% lavoro diretto). Il loss ratio si attesta al 58,8% (66,3% al 31 dicembre 2019). L’expense ratio è pari al 28,2% (27,9% nel passato esercizio).
Nel settore Vita il Gruppo Unipol ha registrato una raccolta diretta pari a 4.328 milioni di euro con un decremento del 26% (5.847 milioni nel 2019), correlato non solo agli effetti dell’emergenza sanitaria, ma soprattutto a politiche commerciali adottate nel periodo con finalità di contenimento dei rischi, nonché al confronto con un 2019 caratterizzato da un elevato volume produttivo, anche in seguito all’acquisizione di contratti di importo rilevante nel ramo Fondi pensione.
Si segnala poi che nel settore immobiliare il Gruppo Unipol è uno dei principali operatori in Italia per entità del patrimonio gestito (3,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2020) e che nel 2020 sono proseguite le attività di riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio immobiliare.
Nel complesso, a fine 2020, il patrimonio netto consolidato di Unipol Gruppo ammonta a 9.525 milioni di euro (8.305 milioni al 31 dicembre 2019), di cui 7.614 milioni di euro di pertinenza del Gruppo. L’indice di solvibilità di Gruppo vede un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari, tenuto conto del previsto pagamento dei dividendi, al 216% rispetto al 187% del 31 dicembre 2019.
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