La Fondazione Mps (Monte dei Paschi di Siena) ha chiuso il suo miglior bilancio degli ultimi 10 anni. Nei giorni scorsi, infatti, la Deputazione Generale dell'Ente ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2020 che chiude il mandato 2017/2021 dell’Organo di indirizzo, presentando, pur se influenzato da risorse straordinarie, il miglior risultato economico in assoluto degli ultimi dieci anni, con i principali indicatori economico/finanziari e istituzionali in crescita. La Fondazione Mps registra infatti un utile di 30,7 milioni di euro, mentre il patrimonio netto contabile si incrementa di circa 18,4 milioni (rispetto ai circa 10 milioni di fine 2019), passando da 436,4 milioni a 454,8 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio 2020, l'Ente segnala di aver "ulteriormente sviluppato l’intenso percorso di rimodulazione e riallocazione degli investimenti, già avviato nei primi mesi del 2019, finalizzato a definire un portafoglio diversificato e in grado di generare flussi finanziari annuali e, per quanto possibile, costanti nel tempo, nell’ottica di stabilizzare la redditività del patrimonio. In tale ambito, l’elevato ammontare di risorse investite in strumenti liquidi e liquidabili determina una situazione di evidente equilibrio finanziario da parte della Fondazione".
Per quanto riguarda i ricavi, oltre all’incasso di 28 milioni per la chiusura di un contenzioso legale, la Fondazione segna proventi finanziari per oltre 11 milioni di euro. Un dato positivo in un anno particolarmente turbolento e problematico, ottenuto dall'Ente grazie alla nuova asset allocation implementata, alla tenuta dei dividendi incassati e al contributo fornito dalle attività di yield enhancement sul portafoglio interno.
L’ammontare dei ricavi derivante dalla gestione ordinaria avrebbe comunque permesso l’ottenimento di un avanzo corrente prossimo ai 7 milioni di euro.
Gli oneri, invece, registrano una significativa contrazione sulle voci correnti e, in particolare, del personale (-2%) e degli organi (-7%), nell’ambito di un consolidato trend pluriennale (-36% degli oneri ordinari dal 2016 al 2020).
Nella ripartizione dell'avanzo di esercizio registrato nel 2020, la Fondazione ha effettuato prioritariamente gli accantonamenti a riserve patrimoniali, ai livelli massimi consentiti dalla normativa vigente, per un totale di 18,42 milioni (pari al 60% dell’avanzo). Da fine 2016 a fine 2020, il patrimonio netto dell'Ente aumenta quindi complessivamente di 33,6 milioni.
Le rimanenti somme, al netto degli accantonamenti al Fondo per il Volontariato Nazionale e al Fondo delle Iniziative Comuni dell’ACRI (circa 670 mila euro in totale), sono state destinate al Fondo di stabilizzazione per 2 milioni (portandolo complessivamente a 20 milioni, +11,1% rispetto al 2019) e al Fondo per l’attività erogativa per circa 9,61 milioni.
Restando nell'ambito istituzionale, nel corso del 2020, nonostante la pandemia, la Fondazione Mps ha sviluppato ulteriormente la propria attività, consolidando da un lato gli impegni già in atto sui progetti storici (Fondazione TLS, Accademia Chigiana, Ikigai, sCOOLFOOD, ecc.) e dall’altro, attivando nuovi interventi e progettualità, quali il SAIHub (polo dell’intelligenza artificiale nato nel distretto delle biotecnologie senesi), Siena Food Lab (per il sostegno all’innovazione nel settore agricolo), e il programma Reset, per il rilancio della cultura come fattore di crescita economica.
"Particolare focus è stato quindi dato allo sviluppo economico del territorio, con specifico riferimento alle tematiche dell’innovazione tecnologica, formazione e occupazione giovanile, senza però trascurare il tema del sociale e del supporto alle fasce più deboli della popolazione locale", sottolinea la Fondazione, che poi precisa di aver quindi assegnato risorse complessive per quasi 9 milioni di euro nel 2020 (più che raddoppiate rispetto ai 4,3 milioni del 2019), di cui oltre 3 milioni destinati al sostegno della comunità in questa fase di emergenza sanitaria, per affrontare le criticità emergenti in ambito sociale ed economico.
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