Le novità di Enpapi: rinnovati AAS e mandati di gestione
Mauro Musi, Direttore finanza della Cassa, che prevede di chiudere il 2022 in attivo, racconta le iniziative per il futuro, a partire dall’aumento della componente liquida
05/05/2022
Redazione MondoInstitutional
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Ridefinizione dell’Asset Allocation Strategica, assegnazione di tre nuovi mandati di gestione e una previsione di bilancio 2022 in attivo. Sono alcune delle principali novità varate da Enpapi (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica) per ottimizzare la propria attività di Cassa di previdenza. Mauro Musi, Direttore Finanza della Cassa, le ha illustrate nel dettaglio a MondoInvestor.

Innanzitutto, avete da poco aggiornato l’asset allocation strategica. Quali sono i cambiamenti più rilevanti?
Alla base della definizione della nuova Asset Allocation Strategica c’è la ferma volontà, espressa dal Consiglio di Indirizzo Generale e rafforzata dal Consiglio di Amministrazione insediatisi a metà 2020, di dare vita ad un percorso di allocazione delle risorse contributive che punti alla diminuzione degli investimenti illiquidi allo scopo di ottenere una opportuna ricalibratura dei pesi del portafoglio, ritenuta maggiormente consona ad un Ente di Previdenza quale Enpapi. L’attività posta in essere nell’ultimo biennio ha permesso una discesa del livello di investimenti illiquidi (attualmente pari a circa il 61%), grazie all’oculatezza degli investimenti effettuati ed alle incisive azioni intraprese sul portafoglio dalla struttura tecnica. Sono stati raggiunti ragguardevoli vantaggi gestionali ed economici, sono state deliberati i percorsi di chiusura di taluni comparti illiquidi e sono stati sostituiti taluni gestori non ritenuti adeguati.
Il processo di ottimizzazione proposto dall’advisor finanziario ha potuto essere effettuato solamente sulla componente di portafoglio mobiliare ed è stato stimato a partire dall’attuale composizione del patrimonio, ipotizzando di non effettuare ulteriori investimenti in FIA nel medio periodo, con ovvia esclusione degli impegni ancora da richiamare, che a seguito delle iniziative messe in atto dall’Ente sono stati ulteriormente ridotti per oltre il 60%. L’obiettivo del processo di ottimizzazione è stato quello di aumentare l’efficienza rispetto all’attuale allocazione ed ottenere nel medio/lungo periodo rendimenti in linea con l’attuale portafoglio esponendo l’Ente ad un rischio minore; nel breve periodo invece i predominanti driver della performance/volatilità risiedono nel portafoglio illiquido, sul quale non è possibile effettuare la necessaria ottimizzazione.
Le analisi tecniche hanno previsto quali passi del prossimo futuro: il proseguimento nel processo di incremento graduale della componente liquida attraverso investimenti prevalentemente in Etf/fondi, a tendere con una maggiore diversificazione sia in termini geografici che per stili di gestione, e marginalmente attraverso l’acquisto diretto di titoli (governativi domestici) in funzione dei movimenti dei tassi; la prosecuzione del processo di razionalizzazione dei fondi dedicati, al fine di migliorare l’efficienza gestionale e la caratterizzazione per strategia; il proseguimento dell’efficientamento della componente immobiliare, che rappresenta ad oggi oltre il 40% del patrimonio complessivo; la definizione della Politica di Sostenibilità dell’Enpapi e l’inserimento dei criteri ESG all’interno del processo di investimento, a completamento di un percorso già intrapreso e coerentemente recepito nel nuovo Regolamento di gestione del patrimonio, in fase di approvazione ministeriale. In merito a tale aspetto, è forte la volontà espressa dal Presidente Luigi Baldini e dai Consiglieri dell’Ente di dare un sempre maggiore peso specifico alle tematiche ESG, non solo con riferimento alle tematiche finanziarie ma anche con riguardo all’intero processo decisionale ed amministrativo dell’Ente.

Quali sono le caratteristiche principali dei nuovi mandati che avete assegnato nelle tre asset class che ritenete sottopesate?
Al fine di raggiungere una migliore convergenza verso l’allocazione deliberata, si è proceduto all’investimento in tre fondi nelle classi Azionario Paesi Emergenti, Azionario Globale ex EMU, Obbligazionario Convertibile Globale. I fondi individuati si caratterizzano per essere in possesso di primario standing, con i più elevati rating Morningstar in termini di rischio e rendimento, con track record solidi e certificati. Forte è stata la caratterizzazione degli stessi anche in termini di classificazione secondo i migliori standard previsti dal regolamento Ue 2019/2088 riguardante l’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (Sustainable Finance Disclosure Regulation, SFDR); come noto, detta normativa introduce obblighi di trasparenza relativi alle modalità di integrazione dei fattori e dei rischi ESG (ambientali, sociali e di governance) nei processi aziendali e nella gestione dei prodotti. Ulteriori requisiti richiesti sono stati quelli dimensionali, con riferimento all’Asset Under Management da parte del gestore ed alla massa del fondo target; da ultimo è stata garantita l’individuazione di gestori non già in precedente rapporto con l’Ente, al fine della più opportuna mitigazione del rischio di controparte.  

Avete in programma altre novità nella gestione finanziaria nel 2022?
Terminate le presenti selezioni, si avvierà il percorso di allocazione dei flussi contributivi sia nei fondi summenzionati che in quelli ancora in parziale sottopeso. Si proseguirà con i residui richiami previsti per il 2022 dai fondi di investimento alternativi partecipati;  tra luglio ed agosto verrà effettuato il check up in termini tattici al fine di verificare la necessità di eventuali correttivi, monitorando costantemente gli andamenti dei mercati azionari ed obbligazionari.

Nel Documento Previsionale di Bilancio 2022 stimate un avanzo positivo di 3,8 milioni di euro, tornando in attivo dopo tre anni. Da cosa è determinato questo positivo cambio di rotta?
I bilanci 2018, 2019 e 2020 si sono chiusi in negativo a causa delle forti minusvalenze emerse dai rendiconti di alcuni gestori e comunicate all’Ente in seguito alle azioni effettuate dalla Procura della Repubblica. Valutazioni di opportuna prudenza e trasparenza di bilancio effettuate prima dal Commissario Straordinario e poi dall’attuale Consiglio di Amministrazione hanno reso evidenti le problematiche che caratterizzavano il portafoglio; conseguentemente sono state intraprese una serie di attività volte a migliorare i rapporti operativi, contrattuali ed economici con i gestori, talune delle quali peraltro ancora in corso d’opera. Grazie all’opportuna strutturazione dei Comitati di Controllo, sono stati affrontati i problemi caratterizzanti le gestioni sottostanti, con particolar riferimento ai FIA partecipati, in particolar modo quelli di carattere prevalentemente immobiliare; laddove necessario si è anche proceduto alla sostituzione del gestore, in considerazione delle forti criticità emerse.
L’importante recupero dei mercati regolamentati post pandemia ha garantito un ottimo rendimento degli investimenti liquidi che l’Ente ha recentemente effettuato, i quali permetteranno di affrontare eventuali prossime svalutazioni. Peraltro gli effetti devastanti della pandemia sull’economia mondiale e sul Pil nazionale hanno corretto al ribasso l’obiettivo di rendimento per il 2021 e gli anni seguenti, fino al momento in cui tale dato resterà all’interno del quinquennio di riferimento per il calcolo della media geometrica utilizzata per l’individuazione del tasso di rivalutazione dei montanti degli iscritti alle Casse di previdenza.     

L'intervista integrale è stata pubblicata su MondoInvestor nr. 216 di febbraio 2022.

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