Solidarietà Veneto ha una nuova banca depositaria
L'incarico è stato affidato dal 1° marzo a Sociètè Generale Securities Services. Positivi i rendimenti dei comparti a gennaio
06/03/2023
Redazione MondoInstitutional
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Il Consiglio di Amministrazione di Solidarietà Veneto ha deliberato l’assegnazione dell’incarico di banca depositaria a Societe Generale Securities Services (SGSS), con efficacia dal 1° marzo. Il Fondo precisa che il nuovo depositario si appresta a subentrare in numerose importanti attribuzioni, tra cui tenuta dei conti correnti (liquidità), custodia degli strumenti finanziari, esecuzione delle istruzioni impartite dal Fondo e/o dal gestore che non siano contrarie alla legge, allo Statuto e ai Regolamenti del Fondo e alle prescrizioni dell’organo di vigilanza, controllo sugli ulteriori limiti di investimento previsti nella Convenzione di Gestione e controllo sulla congruità di calcolo del valore del patrimonio. 
Commentando i rendimenti di gennaio, Solidarietà Veneto indica invece come il 2023 finanziario esordisca all’insegna dell’euforia, con gli operatori desiderosi di lasciarsi alle spalle le delusioni dell’anno passato, con tre settimane di rialzi sia sui mercati azionari che obbligazionari che hanno determinato il positivo andamento dei valori quota per tutti i comparti del Fondo e la persistenza di un ambiente finanziario instabile, contraddistinto dalla permanenza di quelle incognite che, per tutto 2022, hanno alimentato il “cattivo umore” dei mercati.
"A quanto pare, nonostante la “cura da cavallo” che ci è stata somministrata, l’economia, soprattutto negli Usa, continua a marciare a ritmo sostenuto, senza impatti rilevanti sull’occupazione ed il rischio che i prezzi continuino a salire. Va sottolineato che l’inflazione, nonostante la frenata di fine 2022, rimane ancora a livelli record, i più elevati degli ultimi quarant’anni. Livelli che, se dovessero persistere, determinerebbero conseguenze pesanti sui redditi ed il risparmio dei cittadini. Mentre scriviamo queste righe, osserviamo dinamiche opposte rispetto a quelle di gennaio. Insomma, come era lecito ipotizzare, la via d’uscita dai tempestosi mari nei quali la finanza sta navigando da mesi, aldilà del passo in avanti di gennaio, non avrà un andamento lineare. Parole come incertezza e volatilità rimarranno quindi ancora a lungo nel nostro lessico quotidiano", scrive Solidarietà Veneto.
Entrando nel dettaglio dei risultati realizzati dai comparti di Solidarietà Veneto nel mese di gennaio:
- Dinamico: il comparto a gennaio mette a segno un ottimo +3,25% (benchmark +3,39%) che trae beneficio dal complessivo esuberante andamento dei mercati azionari ed obbligazionari. "Il risultato contribuisce a consolidare il rendimento storico del comparto (+58% nel decennio) che raccoglie la preferenza di circa un terzo degli associati al Fondo", scrive il Fondo pensione, che poi continua: "Sono i più giovani (oltre 4.000 nel 2022) i cittadini che hanno scelto, magari attraverso il Percorso Previdenziale Ideale (PPI), un comparto nel quale la volatilità non è un nemico dal quale proteggersi, ma un alleato che, nel lungo periodo, può favorire una più efficace capitalizzazione";
- Reddito: il buon andamento dei mercati favorisce anche il comparto “centrale” di Solidarietà Veneto che, a gennaio, registra un buon +2,13% (benchmark +2,44%). "Nell’ambito del comparto spicca, nel mese, il buon risultato del mandato obbligazionario “a focus geografico” che trae beneficio dalla ripresa dei mercati obbligazionari e recupera parte del ritardo accumulato nel 2022. Il comparto, che nel decennio mette a segno una performance netta del 26%, registra l’apprezzamento del 36% degli associati al Fondo pensione regionale, con un’età media di circa 49 anni e dunque mediamente distanti più di un decennio del prelievo finale", spiega il Fondo;
- Prudente: il comparto, la cui asset allocation nel 2022, nell’andamento estremamente avverso, è risultata più protettiva rispetto ad altri strumenti, registra a gennaio un buon +1,78% (benchmark +2,03%). "Il comparto, nella performance di medio periodo, paga la modesta remuneratività degli anni passati quando, a causa dei tassi bassi, il rendimento della componente obbligazionaria era inferiore rispetto alla situazione attuale. I rialzi dei tassi del 2022 hanno tuttavia mutato radicalmente lo scenario, riportando indietro le lancette dell’orologio e ripristinando la redditività prospettica che il Prudente poteva offrire, indicativamente, più di dieci anni fa. Cresce di conseguenza l’attenzione dedicata a questo comparto, specialmente da parte di quegli iscritti che non sono ancora arrivati in prossimità della pensione (meno di dieci anni al traguardo finale)", precisa Solidarietà Veneto;
- Garantito TFR: anche questa linea, a gennaio, registra un risultato positivo (+1,43%) che trova spiegazione soprattutto nella buona performance dei mercati obbligazionari. "Come già indicato per il Prudente, dopo il difficilissimo periodo dei tassi bassi (che già costrinse nel 2020 il gestore assicurativo ad integrare i modesti rendimenti offerti dai titoli obbligazionari), con il 2022 è iniziata una “nuova vita” per questo comparto. Il rialzo dei tassi che, come sappiamo, ha inciso pesantemente sulla performance lo scorso anno, consente oggi all’iscritto che cerca la protezione del capitale nella fase finale del proprio percorso di investimento, di poter contare su rendimenti annui decisamente maggiori a quelli del passato e mediamente superiori al 3%. Si tratta di un’indicazione prospetticamente importate: per gli attuali iscritti del comparto ciò consente infatti di proiettarsi in chiave costruttiva nel progetto di investimento per i prossimi anni. Per gli associati che invece sono posizionati sugli altri comparti, il potenziale protettivo del Garantito TFR appare oggi certamente più attraente rispetto a due anni fa", ricorda il Fondo.
Guardando invece al rendimento netto cumulato a 10 anni, a fine gennaio 2023 il Dinamico segna +58,19%, il Reddito +26,33%, il Prudente +19,75% e il Garantito Tfr +4,63%.

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