Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo SpA, riunitosi nelle scorse settimane sotto la Presidenza di Carlo Cimbri, ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2023.
In particolare, i valori economico/patrimoniali riferiti al primo semestre 2023 del Gruppo sono redatti in applicazione del nuovo principio contabile IFRS 17 in materia di contratti assicurativi, entrato in vigore a partire dal primo gennaio 2023, e del principio contabile IFRS 9 in materia di strumenti finanziari, applicabile ora anche alle imprese di assicurazione. I nuovi principi contabili sono stati applicati retroattivamente anche ai dati riferiti all’esercizio 2022, riportati solo a fini comparativi, per consentire un confronto su basi omogenee.
Passando quindi ai risultati, il Gruppo Unipol ha chiuso il primo semestre 2023 con un utile netto consolidato pari a 517 milioni di euro, in contenimento del 24,4% rispetto al risultato netto consolidato di 684 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio scorso, rendicontato con i principi contabili precedenti e sul quale si riflettevano componenti straordinarie per circa 279 milioni di euro legate al consolidamento pro quota del risultato di BPER Banca. Il dato del primo semestre 2022, rideterminato a fini comparativi in applicazione dei nuovi principi, è pari a 433 milioni di euro.
Nei primi sei mesi del 2023, inoltre, la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 7.470 milioni di euro, in crescita del 12,6% rispetto ai 6.632 milioni di euro registrati al 30 giugno 2022.
Per quanto riguarda il comparto Danni, la raccolta diretta al 30 giugno 2023, pari a 4.325 milioni di euro, ha registrato una crescita (+4,2%) rispetto ai 4.152 milioni di euro del 30 giugno 2022, con positive performance in tutti gli ecosistemi in cui opera il Gruppo. A tale ammontare contribuiscono la Compagnia UnipolSai, che registra premi Danni per 3.444 milioni di euro (+1,6%) e le altre principali compagnie del Gruppo. UniSalute ha raccolto premi per 405 milioni di euro (+34,6%), anche in conseguenza dell’avvio del progetto UniSalute 2.0, grazie al quale le reti distributive agenziali e di bancassicurazione del Gruppo propongono alla clientela retail e Pmi i prodotti Salute offerti dalla compagnia; Linear ha totalizzato premi per 105 milioni di euro (+6,0%).
Il comparto Auto risulta in aumento dell’1,6% rispetto all’esercizio precedente con premi pari a 1.999 milioni di euro, risentendo positivamente di aumenti tariffari volti a contenere gli effetti di ripresa della frequenza e di incremento del costo medio dei sinistri legato alla dinamica inflattiva in atto.
Più sostenuta, invece, la crescita dei premi Non Auto pari a 2.327 milioni di euro con un incremento del 6,5% sul primo semestre 2022, risultato che ha beneficiato in particolare della spinta commerciale praticata nel comparto Salute.
In crescita anche il canale bancassicurativo in cui opera Arca Assicurazioni (134 milioni di euro, +6,9%).
Il combined ratio comprensivo del saldo della riassicurazione, il cui criterio di calcolo è stato rivisto in relazione ai nuovi schemi di conto economico previsti dall’IFRS 17, si attesta al 97,1% contro il 94,4% registrato al primo trimestre 2023. Il combined ratio registrato al primo semestre 2022 secondo i principi contabili e la metodologia all’epoca in vigore era stato pari al 94,1%.
L’incremento del combined ratio è prevalentemente ascrivibile a una crescita della sinistralità, sia in termini di frequenza sia di incremento del costo medio del ramo R.C. Auto, e agli effetti della recente alluvione in Emilia Romagna che ha impattato su tale indicatore per circa 2,5 punti percentuali.
Il risultato ante imposte del settore Danni del Gruppo Unipol è pari a 501 milioni di euro, rispetto ai 627 milioni di euro registrati nei primi sei mesi dell’esercizio 2022, che avevano risentito positivamente di componenti straordinarie derivanti dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto di BPER Banca per 111 milioni di euro.
Nel comparto Vita, invece, il Gruppo Unipol ha realizzato una raccolta diretta pari a 3.144 milioni di euro, in significativa crescita (+26,8%), ascrivibile all’acquisizione di tre nuovi fondi pensione e alla positiva performance delle reti di vendita, rispetto ai 2.480 milioni di euro registrati nei primi sei mesi dell’esercizio 2022. La produzione si è concentrata su prodotti tradizionali in una logica di ottimizzazione dei flussi netti delle gestioni separate.
In questo contesto, UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 1.917 milioni di euro (+52,0% sul primo semestre 2022), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha segnato una raccolta diretta pari a 1.203 milioni di euro (+1,2% rispetto ai 1.190 milioni del primo semestre 2022).
Il risultato ante imposte del settore Vita è pari a 143 milioni di euro in linea rispetto ai 145 milioni realizzati nei primi sei mesi dell’esercizio 2022 determinati sulla base dei principi contabili precedenti.
Per quanto concerne il settore Holding e Altre Attività, poi, la fine dell’emergenza Covid e la ripresa del turismo hanno favorito il settore alberghiero che ha registrato un risultato ante imposte positivo per 13 milioni di euro (Gruppo UNA). Il risultato ante imposte del settore Holding e Altre attività è pari a 53 milioni di euro (99 milioni al 30 giugno 2022, risultato che aveva risentito positivamente di componenti straordinarie derivanti dal consolidamento pro-quota di BPER Banca per 168 milioni di euro).
Per quanto riguarda la gestione degli investimenti finanziari, il passaggio al nuovo principio contabile IFRS 9 ha determinato nel corso del 2022 una progressiva riduzione degli investimenti classificati tra le attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico. La redditività lorda del portafoglio degli investimenti finanziari assicurativi del Gruppo ha ottenuto un rendimento complessivo pari al 4,0% degli asset investiti, di cui un 3,5% derivante da cedole e dividendi. La redditività del primo semestre 2022, con il precedente principio contabile IAS 39 si era attestata al 3,3% che scende allo 0,7% con l’applicazione del nuovo principio (IFRS 9) per effetto di perdite da valutazione dipendenti dall’andamento dei mercati finanziari.
Per quanto concerne l’indice di solvibilità di Gruppo, al 30 giugno 2023 il rapporto tra fondi propri e capitale richiesto è pari al 218% rispetto al 200% del 31 dicembre 2022.
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