Uno sguardo ai fattori azionari nel quarto trimestre del 2023, a cura di WisdomTree
Secondo WisdomTree, le prospettive azionarie per il 2024 rimangono positive, anche se piuttosto incerte, con le società di alta qualità con un orientamento ai dividendi che potrebbero assumere un ruolo di primo piano
14/02/2024
Redazione MondoInstitutional
STAMPA
I titoli azionari hanno chiuso l'anno con un quarto trimestre molto forte. Le azioni globali hanno guadagnato l'11,4% negli ultimi tre mesi, concludendo l'anno con una performance positiva del 23,8%. Il ridimensionamento dei timori relativi a tassi "più alti più a lungo" e il risveglio dei titoli Small Cap dopo tre trimestri di risultati poco brillanti hanno contribuito a tale rialzo. Nel complesso, i mercati hanno chiuso l'anno guardando agli imminenti tagli dei tassi uniti al calo dell'inflazione, che hanno determinato un'inversione dell'umore negativo osservato nel terzo trimestre.
Questa puntata della WisdomTree Quarterly Equity Factor Review mira a far luce sul comportamento dei fattori azionari durante tale inversione e sull'impatto che questo può aver avuto sui portafogli degli investitori:
- nel complesso, Quality e Growth hanno continuato a dominare, accompagnati però da Small Cap in questo trimestre. Negli Stati Uniti e in Europa, Small Cap ha addirittura registrato la sovraperformance più forte;
- high Dividend, Value e Min Volatility hanno ottenuto le sottoperformance più marcate, risentendo del ritrovato ottimismo del mercato;
- nei mercati emergenti, il quadro è rimasto in parte diverso rispetto al resto del mondo, con la maggioranza dei fattori che ha registrato una sovraperformance. A sottoperformare sono stati solo Momentum e Min Vol, mentre Quality ha ottenuto i rendimenti più elevati.
Nel 2024, le prospettive azionarie rimangono positive, anche se piuttosto incerte. Sembra che i tagli dei tassi siano imminenti, ma potrebbero essere necessari un notevole deterioramento dei dati economici e una disinflazione persistente per convalidare le aspettative di un significativo allentamento delle politiche nel 2024 e sostenere i mercati azionari. Nell'ultimo decennio, i titoli che non distribuiscono dividendi hanno beneficiato di una corsa eccezionale rispetto a quelli che producono dividendi elevati; nel 2024, invece, potremmo assistere a un'espansione netta dell'ampiezza del mercato, che porterebbe a una certa mean reversion a favore dei titoli che distribuiscono dividendi. Questo potrebbe giocare un ruolo molto importante per la performance del fattore Quality nell'anno in corso, spingendo i titoli con dividendi in crescita e di alta qualità a sovraperformare i titoli tecnologici di alta qualità.
 
Performance in primo piano: un'inaspettata corsa al rialzo nel quarto trimestre
Nel quarto trimestre l'MSCI World (+11,4%) e l'MSCI USA (+11,8%) hanno registrato una performance molto forte. Le azioni europee e dei mercati emergenti sono state più deboli, riportando comunque una performance elevata, anche se a una sola cifra. Nel complesso, le mega cap tecnologiche hanno continuato a primeggiare, ma l'ampiezza del mercato è aumentata, con le small cap negli Stati Uniti e in Europa che hanno registrato performance piuttosto elevate.
In generale, il quarto trimestre si è concluso in modo piuttosto positivo per il factor investing:
- nei mercati sviluppati globali, Growth e Quality continuano a registrare forti rendimenti, in linea con il resto dell'anno. Small Cap si è classificato al secondo posto, dopo tre trimestri di risultati poco brillanti;
- negli Stati Uniti e in Europa, Small Cap ha registrato la sovraperformance più forte, seguito da Growth. Il fattore Quality ha ottenuto una buona performance in Europa, concludendo al terzo posto, mentre negli Stati Uniti è stato Momentum ad aggiudicarsi tale risultato;
- complessivamente, nei mercati sviluppati, High Dividend, Min Volatility e, in misura minore, Value hanno registrato le maggiori sottoperformance;
- nei mercati emergenti, Quality e Growth hanno dominato ma, come nei trimestri precedenti, la maggior parte dei fattori è stata in grado di produrre una sovraperformance nel corso del trimestre. Nella regione, a uscirne sconfitto è stato il fattore Momentum.
 
Figura 1: Sovraperformance dei fattori azionari nel quarto trimestre del 2023 in tutte le regioni
 
 
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Dal 30 settembre 2023 al 31 dicembre 2023. Calcolato in dollari Usa per tutte le regioni, a eccezione dell'Europa dove i calcoli sono effettuati in euro. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
 
2023 in esame
Esaminando l'intero anno, il fattore Growth si è confermato il chiaro vincitore dei titoli azionari dei paesi sviluppati e statunitensi, con una sovraperformance a due cifre rispetto al mercato. In entrambe le regioni, solo Quality è riuscito a seguire il suo esempio, con una sovraperformance di quasi il 10% in entrambi i mercati. Tutti gli altri fattori hanno registrato una sottoperformance, soprattutto High Dividend, Minimum Volatility e Momentum. In Europa, anche Quality e Growth hanno dominato rispetto agli altri fattori, senza però registrare grandi sovraperformance. Nella regione, Minimum Volatility e Small Cap ne sono usciti sconfitti. Nei mercati emergenti, tutti i fattori, a eccezione di Momentum e Min Volatility, hanno ottenuto buoni risultati nel 2023. Small Cap ha registrato i rendimenti più elevati, seguito da Value e Quality.
 
Figura 2: Sovraperformance dei fattori azionari nel 2023 in tutte le regioni
 
 
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023. Calcolato in dollari Usa per tutte le regioni, a eccezione dell'Europa dove i calcoli sono effettuati in euro. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
 
È arrivato il momento della rivincita delle società che distribuiscono dividendi?
La ricerca ha dimostrato che, nel lungo periodo, in tutti i mercati le società che pagano dividendi elevati tendono a sovraperformare quelle che distribuiscono dividendi bassi o che non ne corrispondono affatto. Tuttavia, dopo la forte sovraperformance delle mega cap tecnologiche, tra cui molte società che non hanno distribuito dividendi nel 2023, e nell'ultimo decennio in generale, i dati di Ken French (Dartmouth) mostrano che negli ultimi 20 anni le società che non hanno pagato dividendi hanno sovraperformato il quintile che ha distribuito i dividendi più elevati, dell'importo più alto mai registrato. Ipotizzando una certa mean reversion, questo potrebbe far pensare a una rinascita delle società che distribuiscono dividendi (1).
Tale aspetto è particolarmente interessante se si osserva il fattore Quality, che ha continuato a ottenere buoni risultati nel corso dell'anno, anche se negli ultimi due anni abbiamo osservato una forte divergenza di comportamento tra le società di alta qualità che pagano dividendi e quelle che non lo fanno. Nel 2022 hanno dominato le aziende di qualità che distribuiscono dividendi, mentre nel 2023 è andata meglio la loro controparte che non ne paga.
Per analizzare l'impatto di questa divergenza sui portafogli "investibili" esaminiamo:
- l'MSCI USA Quality Index, che attualmente alloca un'ampia percentuale del portafoglio alle società tecnologiche di alta qualità che non pagano dividendi;
- il WisdomTree US Quality Dividend Growth UCITS Index, che si concentra su società di alta qualità e con dividendi in crescita, investendo quindi solo in quelle che pagano dividendi, con una minore allocazione al settore tecnologico e ai Magnifici Sette.
Nella Figura 3 osserviamo che l'MSCI USA Quality, dopo il forte rally della tecnologia e dei Magnifici Sette nel 2023, è storicamente costoso rispetto al mercato. Al contrario, con uno sconto di -2, il WisdomTree US Quality Dividend Growth UCITS è attualmente piuttosto economico e lo sta diventando sempre di più.
 
Figura 3: Rapporto storico prezzo/utili Premio/Sconto rispetto all'MSCI USA Index
 
 
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Dal 30 aprile 2013 al 31 dicembre 2023. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
 
L'insieme di questi dati potrebbe indicare che le società di alta qualità con un orientamento ai dividendi potrebbero essere pronte ad assumere un ruolo di primo piano nel 2024.
 
Valutazioni in crescita nel quarto trimestre
Nel quarto trimestre del 2023, i mercati sviluppati sono diventati più costosi dopo il forte rally. Tutti i fattori hanno visto aumentare il rapporto prezzo/utili nel trimestre, a eccezione di Momentum in Europa. In media, Growth ha registrato la crescita maggiore in tutte le regioni. Small Cap e Momentum seguono a breve distanza. Nei mercati emergenti, le valutazioni sono aumentate per la maggior parte dei fattori, a eccezione di Small Cap.
 
Figura 4: Evoluzione storica dei rapporti prezzo/utili dei fattori azionari
 
 
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Aggiornata al 30 settembre 2023. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
 
Prospettive per il 2024
Le prospettive azionarie rimangono positive, anche se piuttosto incerte. Sembra che i tagli dei tassi siano imminenti, ma potrebbero essere necessari un notevole deterioramento dei dati economici e una disinflazione persistente per convalidare le aspettative di un significativo allentamento delle politiche nel 2024 e sostenere i mercati azionari. Nell'ultimo decennio, i titoli che non distribuiscono dividendi hanno beneficiato di una corsa eccezionale rispetto a quelli che producono dividendi elevati; nel 2024, invece, potremmo assistere a un'espansione netta dell'ampiezza del mercato, che porterebbe a una certa mean reversion a favore dei titoli che distribuiscono dividendi. Questo potrebbe giocare un ruolo molto importante per la performance del fattore Quality nell'anno in corso, spingendo i titoli con dividendi in crescita e di alta qualità a sovraperformare i titoli tecnologici di alta qualità.
Il mondo è rappresentato dall'MSCI World net TR Index. Gli USA sono rappresentati dall’MSCI USA net TR Index. L’Europa è rappresentata dall'MSCI Europe net TR Index. I mercati emergenti sono rappresentati dall’MSCI Emerging Markets net TR Index. Minimum Volatility è rappresentato dall’MSCI Min Volatility net total return index. Quality è rappresentato dall’MSCI Quality net total return index.
Momentum è rappresentato dall’MSCI Momentum net total return index. High Dividend è rappresentato dall’MSCI High Dividend net total return index. Size è rappresentato dall’MSCI Small Cap net total return index. Value è rappresentato dall’MSCI Enhanced Value net total return index. Il WisdomTree Quality è rappresentato dal WisdomTree Quality Dividend Growth Index.
 
A cura di Pierre Debru, Head of Quantitative Research & Multi Asset Solutions di WisdomTree Europe
 
Nota
1 = Fonte: Libreria dati Kenneth French. I dati sono calcolati con frequenza mensile a partire da ottobre 2023. I titoli sono selezionati in base ai dividend yield. I portafogli vengono riequilibrati annualmente, alla fine di giugno. Tutti i rendimenti sono espressi in dollari. Non è possibile investire in un indice. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
© 2024 MondoInstitutional - Riproduzione riservata
Newsletter
Iscriviti alla nostra Newsletter periodica, sarai costantemente aggiornato sul mondo degli Investitori Istituzionali. L’iscrizione è gratuita!
Per visualizzare l'Informativa Privacy, cliccare qui

-->