Nei primi sei mesi del 2024, i tassi d'interesse sono rimasti ostinatamente elevati e molti mutuatari continuano a privilegiare il costo del capitale rispetto alla flessibilità delle condizioni di prestito. In particolare, le imprese non cicliche sostenute da sponsor scelgono di lavorare con veri finanziatori senior secured diretti e bancari, che hanno obiettivi di ritorno inferiori rispetto alle loro controparti unitranche. Di conseguenza, abbiamo assistito alla continua e gradita crescita della quota di mercato dei prestatori diretti e conservatori nel lower/mid europeo.
Come previsto, il flusso di transazioni per il private equity è rimasto piuttosto contenuto, poiché le basse valutazioni delle imprese, esacerbate dall'aumento dei tassi d'interesse, costringono gli investitori a mantenere più a lungo le attività per ottenere i ritorni attesi. Di conseguenza, abbiamo assistito a una maggiore attenzione al finanziamento di strategie di buy and build, per accrescere il valore degli asset esistenti aggiungendo piccole acquisizioni alle società in portafoglio. Un modello di origination efficace è quindi più importante che mai. I nostri accordi di origination e co lending esclusivi e legalmente vincolanti con le principali banche in tutte le nostre aree geografiche chiave hanno continuato a guidare la nostra robusta pipeline di opportunità di prestito di alta qualità, compreso l'accesso esclusivo e il diritto di prelazione su prestiti fuori mercato, come quelli per finanziare attività di buy and build sostenute da sponsor. Questo ci consente di adottare un approccio altamente selettivo nei confronti dei mutuatari a cui scegliamo di erogare i prestiti, compresi quelli non accessibili ad altri finanziatori diretti, per garantire una performance sostenibile ai nostri investitori. Questo innovativo modello di origination elimina inoltre la necessità di un costoso team interno di origination in un momento in cui la competizione per i talenti del settore si è fatta più accesa, permettendoci invece di concentrarci sulla costruzione di un team con una vasta esperienza nell'investimento, nella strutturazione e nella ristrutturazione di prestiti attraverso molteplici cicli economici.
Nella seconda metà dell'anno prevediamo però un certo aumento delle insolvenze. Le società gravate da elevate livelli di leva finanziaria continueranno a scontrarsi contro l'aumento del costo del debito, mettendo sotto pressione i covenant sul debito. I mutuatari sentono inoltre la pressione dei costi inflazionistici, della riduzione dei consumi e dei rischi geopolitici, che hanno tutti un impatto sulla performance finanziaria. Di conseguenza, aumenteranno le varie forme di ristrutturazione dei mutuatari, soprattutto per quei fondi che hanno concesso prestiti con strutture aggressive a società cicliche. Il fundraising diventerà più difficile per questi fondi, poiché gli investitori istituzionali, compresi i fondi pensione e le assicurazioni, continueranno a preferire strategie di prestito diretto più conservative e generatrici di reddito, adatte a soddisfare le loro passività, piuttosto che strategie a più alto rischio che hanno subito l'impatto negativo dell'attuale contesto.
Alcuni mutuatari, che hanno registrato performance inferiori alle aspettative, faticheranno a trovare la liquidità per rifinanziare i propri prestiti in prossimità della scadenza, il che significa che solo le società più forti e stabili troveranno facile accesso al mercato. Il mercato si suddividerà tra le società non cicliche che potranno negoziare buone condizioni di prestito e le società più cicliche che saranno penalizzate in termini di costo del prestito e di condizioni di prestito più rigide. Il 2024 è stato un grande anno per i prestatori diretti che sono stati disciplinati nel loro approccio al credito. Questi prestatori hanno potuto ottenere forti rendimenti sui nuovi prestiti e diritti di protezione favorevoli al prestatore nella documentazione del prestito, senza dover affrontare ristrutturazioni nei loro portafogli.
Se il 2023 e il 2024 sono stati finora caratterizzati dal contesto dei tassi, prevediamo che la regolamentazione sarà il principale motore del cambiamento nella seconda metà dell'anno, fino al 2025, quando Basilea IV entrerà in vigore. Prevediamo che questa nuova normativa sui requisiti patrimoniali aumenterà il costo dei prestiti per le banche in alcune giurisdizioni, oltre a ridurre la liquidità in alcuni settori del mercato, creando opportunità per i prestatori diretti in futuro.
A cura di Patrick Marshall, Head of Private Credit di Federated Hermes
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