Anche se le condizioni macroeconomiche sono tutt’altro che ideali e nonostante il recente calo dell’attività di finanziamento globale, i finanziatori resilienti del credito privato hanno sottratto quote di mercato alle banche. Mentre entriamo in un contesto economico più stabile sostenuto da prospettive di tassi di interesse più bassi, le condizioni stanno migliorando grazie alla maggior fiducia che i mutuatari ripongono nel finanziamento privato e alla maggior propensione dei finanziatori a mettere a disposizione capitali.
Il risveglio dell’attività di M&A
I volumi del credito privato dipendono fortemente dall’attività di fusione e acquisizione (M&A) e dai leveraged buyout (LBO) diretti da sponsor del private equity. Ultimamente i tassi di interesse più alti e l’incertezza economica dovuta ai timori di recessione hanno soffocato l'attività di M&A e ostacolato la crescita dei processi di origination. Anche se permangono difficoltà per gli intermediari, l’attività ha iniziato a riprendersi rispetto ai minimi durati fino al quarto trimestre dello scorso anno. Prevediamo una ripresa dell’attività di M&A e degli investimenti di capitali in tutti i mercati, mentre lo scenario continua a stabilizzarsi e gli sponsor cercano gestori del credito privato di alta qualità ansiosi di offrire capitali dopo un periodo di scarsa crescita dei processi di origination.
Inoltre, grazie al miglioramento delle prospettive, le banche stanno riprendendo le operazioni di prestito sindacato che avevano ceduto ai finanziatori privati dopo il crollo delle banche regionali del 2023. Queste dinamiche stanno portando a un aumento della competizione e alla contrazione degli spread sui prestiti per i finanziatori privati che puntano sulla fascia alta del mercato. Riteniamo che questo cambiamento del comportamento competitivo e l’interesse per questi prestiti porteranno a un calo dei rendimenti per gli investitori dei segmenti più ampi del mercato.
La concorrenza può allentare gli standard di sottoscrizione
La politica monetaria ultra accomodante seguita alla crisi finanziaria globale del 2007/2008 si è tradotta in standard di sottoscrizione liberali, che in questo contesto di tassi di interesse elevati rappresentano un problema. La convergenza dei segmenti dei prestiti sindacati e dei grandi prestiti/di fascia alta dei mercati privati potrebbe causare una contrazione degli spread e un aumento della competizione, peggiorando ulteriormente gli standard di sottoscrizione di alcuni finanziatori.
Grafico 1 - Rendimenti più elevati nel mercato medio
Fonte: BDC Collateral, al 31 marzo 2024. Rendimenti mostrati per prestiti di primo grado.
I vantaggi distinti del mercato medio
Con la crescita della competizione e il potenziale peggioramento della qualità nei segmenti del mercato dei grandi prestiti/di fascia alta, riteniamo che il mercato medio core offra maggior valore relativo e potenziale di rendimento. Questo resta un segmento ampiamente trascurato in cui i mutuatari sono abituati a standard di sottoscrizione più severi, inclusi una minore leva d’ingresso e covenant più rigorosi. Di conseguenza, le opportunità di operazioni di credito privato nel mercato medio core sono destinate a migliorare, sia in termini di flusso di operazioni che di qualità di sottoscrizione. Nonostante le solide performance finanziaria le società del mercato medio hanno minore accesso ai finanziamenti, il che comporta importanti vantaggi per gli investitori del segmento middle market:
1) Ampliamento della gamma di opportunità
Delle circa 200.000 aziende del mercato medio negli Stati Uniti, il 90% viene attribuito al middle market basso/core, il resto al middle market grande/di fascia alta (con oltre 100 milioni di dollari di fatturato annuo);
2) Rendimenti superiori
Mentre le aziende più grandi tendono ad avere ampie opportunità di finanziamento, quelle del mercato core in genere hanno minore accesso ai finanziamenti e tendono a rivolgersi a finanziatori diretti, a causa della dislocazione e della regolamentazione bancaria. Pertanto, i rendimenti del mercato medio tendono a essere più alti rispetto a quelli dei segmenti più grandi e più resistenti in periodi di rapida contrazione degli spread;
3) Standard di sottoscrizione migliori
La maggiore competizione tra i finanziatori nei segmenti di mercato più ampi e di fascia alta spesso porta a standard di sottoscrizione meno restrittivi e a una leva maggiore. Nel frattempo, i finanziatori del mercato medio in genere impongono condizioni di sottoscrizione più severe, covenant più rigorosi e leva minore per assicurarsi una maggiore protezione dai ribassi. Inoltre, la minore entità delle operazioni consente ai finanziatori del mercato medio di assumere posizioni esclusive/maggioritarie, riducendo l’aggressività tra finanziatori osservata di recente nel mercato di fascia alta. Non tutti i finanziatori diretti hanno le dimensioni, le relazioni e le risorse necessarie ad applicare
strategie di prestito diretto nel mercato medio. Gli investitori possono cogliere meglio i vantaggi di questo segmento investendo in gestori attivi esperti con un orientamento conservativo al credito e reti locali, da cui nascono relazioni profonde di lungo termine con i mutuatari.
A cura di PGIM Investments
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